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Molti dei problemi italiani derivano dal fatto che non riusciamo a “sbattere il muso” contro le difficoltà, i problemi e, purtroppo, alla realtà.

Non riusciamo a fare le adeguate esperienze – e analisi – che servono per affrontare in modo adeguato investimenti, scelte, strategie. Cerchiamo puntualmente scorciatoie, sempre dietro a qualche antesignano che ci deve precedere – possibilmente disonesto – e che ci spiani la strada.

A livello di responsabilità personale non siamo certo meglio: uno degli sport nazionali preferiti è senza dubbio “lo scarica barile”, in quello siamo dei veri campioni. “Io non c’entro, vada a chiederlo a quell’altro.

Naturalmente quell’altro ha già pronto il suo barile da scaricare. Ma è normale, in un paese dove burocrazia fa rima con difficoltà, rendendo anche il ritiro di una lettera tra le cose più indaginose che ti possano capitare. 

Sembra tutto fatto apposto per rendere il rubacchiare, l’opportunismo e la corruzione gli unici strumenti per poter andare avanti in serenità. Nel 2016 la pagella di Transparency International dà all’Italia solo 44 su 100, un voto ben al di sotto della sufficienza; nell’Unione Europea siamo dietro solo alla Bulgaria.

Nel mondo poi riusciamo ad essere dietro a Ghana, Rwanda, Namibia, Botswana e così via…siamo dietro, e non di poco, a paesi che immaginiamo non solo poveri, ma che poco sopportiamo per via di usi e costumi per noi indecifrabili. 

Siamo talmente abituati a trovare vie “alternative” che riusciamo ad essere straordinari anche lì, dove non dovremmo assolutamente esserlo! Dice Paolo Valcher, presidente del comitato italiano di BSA: “Per una nazione evoluta e moderna quale l’Italia, un tasso di illegalità del 45% è un dato inaccettabile, oltre che un freno in più alla ripresa della nostra economia e dell’occupazione qualificata“.

Per chi non lo sapesse la BSA è la Business Software Alliance che, tra le tante cose, si occupa anche di scovare chi fa uso illecito di software pirata. Nonostante ci sia stato un leggero calo – sì, eravamo al 47% un paio di anni fa – il gap con il resto d’Europa è drammatico: il nostro 45% stacca la media europea di quasi il doppio che, con un 28%, non può nulla di fronte ad un colosso dell’illegalità come noi.

Ma con delle situazioni del genere come possiamo pensare di poter ripartire? Tutto ciò che è innovazione parte proprio dal software e, nelle nostre imprese, quasi la metà è illegale, con tutte le conseguenze che questo può comportare: nessuna formazione, nessuna assistenza, autoapprendimento di dubbia efficacia. 

Abbiamo ancora un lungo percorso da fare…ma possiamo farcela! Dobbiamo!

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