Questo del #coronavirus, è senza dubbio uno dei momenti più complessi che molti di noi abbiano mai vissuto; a qualcuno, di più antica memoria, ricorda la guerra. Forse, almeno per ora, ci sta andando decisamente meglio.
La situazione
In questo articolo molto diverso dai nostri abituali standard, vogliamo renderci utili cercando di dare informazioni e qualche indicazione su come affrontare al meglio questo delicato “tempo sospeso“.
Ormai, ovunque, ci viene chiesto di restare a casa al fine di contenere al massimo il contagio del Covid-19, e di uscire esclusivamente in caso di assoluta necessità: fare la spesa, comprovati motivi di salute, assistenza presso un familiare non autosufficiente solo per il tempo necessario. Nessuna forma di aggregazione è consentita, su questo il decreto (e le successive ordinanze di Regioni e Comuni ancor più restrittive) è molto chiaro.
Per avere sempre sotto controllo la situazione, oltre alle maggiori testate nazionali e locali, da leggere in modo critico per avere un quadro il più oggettivo possibile, vi segnaliamo il sito worldometers che, oltre a dare metriche molto precise sulla situazione coronavirus, offre dati in tempo reale sull’andamento dell’intero pianeta, nascite comprese.
Ma cos’è il coronavirus?
I coronavirus sono una grande famiglia di virus e possono causare diverse infezioni, dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS). Quello che sta imperversando ora, partito dalla Cina e che sta mettendo in crisi non solo l’Italia ma tutto il mondo, è identificato con il nome SARS-CoV-2. Si tratta di un nuovo ceppo di coronavirus che non è mai stato identificato prima nell’uomo.
Questo nuovo coronavirus (il cui nome scientifico è appunto SARS-CoV-2), è un virus a RNA (molecola polimerica implicata in vari ruoli biologici di codifica dei geni), rivestito da un capside (involucro) e da un peri-capside attraversato da strutture glicoproteiche che gli conferiscono il tipico aspetto “a corona“, ecco il perché del nome.
Nell’uomo il virus SARS-CoV-2 è in grado di causare la malattia che oggi chiamiamo COVID-19.
Come difendersi da COVID-19
Sono tante le notizie che girano su internet e non mancano le bufale: dalle bevande calde, alla vitamina C, passando per altri “rimedi alternativi” di dubbia natura. Diciamo subito che bere bevande calde o consumare vitamina C non è certo dannoso. Restano tuttavia comportamenti che possono solo aiutarci a migliorare le nostre abitudini quotidiane, soprattutto approfittando di questo momento per metterle in atto.
Le linee guida del Ministero, che riportiamo in questa info-grafica, si basano su principi di buon senso e responsabilità: oltre all’igiene, è FONDAMENTALE restare a casa e limitare al minimo i contatti.
Quali risorse per chi può lavorare da casa
Il momento è senza dubbio unico e, come tale, dobbiamo trattarlo. Nel bene e nel male, ogni crisi ha dei lati nascosti che solamente dopo molto tempo riusciremo a capire e ad analizzare con lucidità.
Esistono però situazioni che devono essere prese al volo come occasioni: da una grande crisi possono nascere grandi opportunità.
Una di queste è senza dubbio lo smart-working, che permette a moltissime categorie di lavoratori e professionisti di essere vicini ai propri clienti e alle proprie aziende, senza muoversi da casa.
Noi di DOT-net abbiamo sempre sostenuto lo smart-working, e lo stiamo utilizzando proprio per difendere i nostri lavoratori e i nostri clienti. Ma quali sono gli strumenti per poter lavorare da casa?
Per prima cosa una connessione, quella di casa o del cellulare sono perfette per la maggior parte delle attività quotidiane: rispondere alle mail, preparare documenti, fare video chiamate. Ovviamente è necessario avere un computer o un tablet per poter lavorare comodamente.
Accedere al proprio computer in ufficio potrebbe risultare complicato, per questo consigliamo di avere una copia dei documenti importanti anche nel Cloud, e questo vale sia per i propri documenti personali che per quelli aziendali.
E’ fondamentale che le aziende si attrezzino in tal senso per rendere il lavoro “agile”…davvero agile.
A tale proposito, vogliamo segnalarvi che Agid e il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, hanno lanciato l’iniziativa Solidarietà digitale, una collaborazione tra pubblico e privato, per sostenere aziende e cittadini nel far fronte alle restrizioni previste per contenere la diffusione del coronavirus.
Nel link fornito troverete molte risorse messe a disposizione da enti pubblici e privati per affrontare al meglio la possibilità di lavorare da remoto.
Vi consigliamo vivamente di leggere e, insieme ai professionisti IT, individuare la migliore strategia per attuare piani per il lavoro agile, non solo per questa contingenza del coronavirus, ma anche per un futuro sempre più smart.
cosa possiamo fare?
In questo momento tutte le filiere sono in grande crisi, ma il settore dell’IT può dare un grande aiuto, supportando con infrastrutture, consulenze virtualizzazioni, capacità di calcolo, analisi dei dati, proiezioni.
Ogni azienda e professionista in ambito informatico può (e deve) dare il proprio contributo con attenzione e senso di responsabilità.